Waste Biorefining
Vi è l’esigenza internazionale di una innovazione radicale nel settore del trattamento dei rifiuti. In particolare, occorre chiudere il ciclo di trattamento in modo ambientalmente corretto garantendo la neutralità sotto il profilo delle emissioni di CO2. Nuovi concepts tecnologici possono consentire il raggiungimento degli obiettivi previsti. Occorre infatti valutare la possibilità di realizzare delle piattaforme integrate di bio-trattamento, realizzate con scale di impianto adeguate, con la possibilità di convertire il biogas a biometano, garantendo la neutralità complessiva della filiera sotto il profilo delle emissioni di CO2.
CRF è impegnata nello sviluppo di specifiche attività di ricerca che possano consentire il superamento dell’attuale stato dell’arte nel settore del waste processing, consentendone una riconversione in ottica circolare.
Linea di ricerca 1: sviluppo di un concept innovativo per il trattamento della frazione organica dei rifiuti che consenta la chiusura dei cicli di CO2
L’attività di ricerca riguarda la sintesi di uno schema di processo di una piattaforma di bio-refining dei rifiuti che consenta la chiusura dei cicli ambientali. Tali obiettivi possono essere raggiunti grazie all’utilizzo di unità di trattamento già sperimentate (sistemi di upgrading del biogas a biometano, sistemi per il trattamento spinto dei reflui) e mediante sviluppo di nuovi sistemi di accumulo e conversione della CO2 in metano.
Linea di ricerca 2: trattamento di reflui organici recalcitranti con processi catalitici di wet oxidation
Studio delle potenziali applicazioni di processi WOX (wet oxidation) per il trattamento di frazioni organiche recalcitranti ai trattamenti biologici convenzionali e finalizzate a garantire il trattamento in-situ degli effluenti liquidi.
I processi di ossidazione catalitica ad umido consentono di ridurre le severe condizioni di processo (pressioni di 250 bar, temperature di 300 °C) necessarie con i processi tradizionali, con conseguente abbattimento dei costi.
L’ossidazione in presenza di catalizzatore consente di operare il processo a pressioni di circa 16 bar e 200°C. E’ possibile ridurre drasticamente i livelli di BOD/COD e abbattere differenti composti organici recalcitranti al trattamento con processi biologici e fisici tradizionali. Ottimi rendimenti sono ottenibili con inquinanti resistenti quali: fenoli, BTEX, erbicidi, PCB. La convenienza economica tende a crescere all’aumentare delle concentrazioni di inquinanti resistenti, diventando comparabile con quella di altre opzioni di trattamento.