C’era una volta il Welfare

C’era una volta il welfare generativo, si aiutava generando effetti di lungo periodo.

Non era importante soddisfare i bisogni immediati delle persone, ma valorizzare le loro capacità in modo che potessero affrancarsi dalla condizione di vulnerabilità, coniugando aiuti e sostenibilità.

Attualmente il Welfare è concepito come un sistema che, dopo aver individuato i rischi ed i bisogni da tutelare, interviene con la raccolta delle risorse necessarie, attraverso imposte e tasse, per poi redistribuirle mediante trasferimenti diretti o indiretti. La redistribuzione ha solo prodotto come risultato il contenimento delle emergenze ma senza politiche di sostegno. Il Welfare inteso come “carità” contribuisce a mantenere, per eterogenesi dei fini, quello stato di bisogno che si prefigge di contrastare, mantenendo all’infinito una relazione dipendente e disfunzionale tra benefattore e beneficiario, in cui entrambi necessitano l’uno dell’altro per la reciproca sopravvivenza.

La povertà genera povertà!

È come pensare ad una sanità strutturata solo su interventi di pronto soccorso, senza ricoveri ospedalieri, senza terapie di riabilitazione, senza follow up, senza screening preventivo.

Sulla base di questi presupposti, continuare ad investire risorse economiche su “una cura che non cura” diventa sperpero. Si rende assolutamente necessario introdurre ulteriori leve strategiche, affinché il Welfare sia in grado di rigenerare le risorse, di farle rendere, anche responsabilizzando le persone che ne beneficiano.

Solo così si può costruire un Welfare generativo.

Laddove l’assistenzialismo puro è una obbligazione di mezzi, il welfare generativo rappresenta una obbligazione di risultato a responsabilità condivisa tra le parti.

Il nuovo Welfare generativo, recuperando l’antico significato, deve essere inteso come strumento che interviene per la risoluzione delle barriere strutturali e, dove possibile, per la rimozione delle cause che limitano la creazione di benessere sociale. L’obiettivo del Welfare generativo non è l’assenza di criticità sociali, ma la creazione di condizioni strutturali per garantire l’autonomia, l’indipendenza e la qualità di vita. Il welfare non come costo ma come investimento negli assets sociali che sono alla base di un sistema economico sano. Un Welfare come fattore endogeno del sistema economico e pre-condizione per la creazione di valore.

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